Cos’è l’Illuminazione, se non la consapevolezza di se stessi e di se stessi rapportati a tutto ciò che ci circonda? L’uomo occidentale, civilizzato ed evoluto ha paura di questa parola: Illuminazione. La riserva alla cultura orientale, figurandosi poveri monaci eremiti su di una vetta innevata tibetana a contemplare l’infinito. Non è affatto così, si può raggiungere l’illuminazione ovunque, sul cucuzzolo della montagna o in un bar del centro nell’ora di punta. Illuminarsi è di fatto prendere coscienza del presente, dell’io come parte del tutto. Niente passato ne futuro, solo il presente. Liberarsi da tutto quello che implica il passato, come l’educazione familiare, l’inquadramento scolastico, il bigottismo religioso. Abbandonare il sogno di un futuro migliore, inteso come rincorsa ad una posizione sociale ed economica privilegiata, finalizzata all’appagamento di bisogni effimeri. Io senza bisogni, senza alcuna necessità. Perché RICCO non è colui che ha tutto, bensì chi non ha bisogno di niente!